L’imparare a cogliere correttamente i vegetali in funzione della composizione programmata è un’arte !
Geneviève Ausenda, quando l’attuale Chapter Ohara di Milano era ancora uno Study Group, aveva scritto:
10 comandamenti del buon ikebanista
commento integrativo, riferendosi ai 10 numeri del decalogo
1- se possibile, arrivare di buon mattino nel luogo scelto; dopo aver parcheggiato l’auto all’ombra, partire per la “caccia” con forbici adatte, un ampio telo quadrato (minimo 1 m di lato) e uno o più contenitori (ad esempio bottiglie in plastica a cui vien tolta la parte alta col tappo) contenenti acqua, utili se dobbiamo cogliere erbe, fiori o foglie “fragili”
Non precipitarsi a cogliere ciò che ci attira a prima vista ma perlustrare il luogo in modo d’avere una visuale di insieme e cogliere gli elementi al ritorno, dopo aver perlustrato tutto il territorio scelto.
2- bisogna avere ben chiaro in mente le posizioni di ogni vegetale nella composizione che si vuol fare.
Visualizzare mentalmente la posizione specifica che ogni singolo elemento avrà nella composizione e scegliere l’elemento che ha la sua naturale posizione di crescita più vicina alla posizione che dovrà assumere nello schema prescelto.
3- la tendenza del principiante è di raccogliere troppi vegetali; l’esperto ikebanista raccoglie solo il necessario, con qualche elemento in più per gli imprevisti.
4-in ogni stile si usano rami verticali e obliqui perciò, indipendentemente dallo stile scelto, raccogliere vegetali di posizione naturale di crescita sia verticale che obliqua.
Evitare di cogliere vegetali troppo “giovani” poiché appassiscono molto rapidamente
5- avendo presente la misura del vaso che useremo, cogliere dei rami in funzione di questa: ad esempio per un Heika, il ramo shu dev’essere colto di almeno 1 m di lunghezza, pensando anche alla sua parte che entra nel vaso. Togliere subito rametti collaterali e foglie nei primi 20 cm dalla loro base e legarli assieme facendo attenzione che la parte tagliata di tutti i rami sia allo stesso livello per evitare che, quando si immerge il gruppo nell’acqua, qualche ramo non “beva”.
6-7- disporre “il bottino” nella diagonale del telo, inumidito se fa molto caldo,con i vegetali già separati, in funzione del loro utilizzo; le grandi foglie piatte, una sull’altra, erbe-fiori-foglie molto fragili messi a parte nei contenitori con acqua.
8- al ritorno subito condizionare ciò che si è raccolto, mettendolo nel secchio e lasciar pulito il luogo dove questi è posto. Se non si conosce il nome di alcuni vegetali, informarsi.
9- per evitare di forare il sacco dei rifiuti, se in plastica, e minimizzare il volume dei vegetali scartati, tagliuzzare tutti i vegetali che non si usano, specialmente i rami, in pezzettini corti.
10- regala il vegetale più “bello” che hai colto…………………………………………..